Il pittoresco imbocco della grotta ha la forma di una larga fenditura, interrotta all'estremità SE da un piccolo ponte di roccia. Il pozzo di accesso e senza dubbio uno dei più belli del Carso triestino, da qualunque punto si parta per armare, la discesa avviene sempre nel vuoto. Nel Corso della prima esplorazione nel 1929, ai piedi del cono detritico venne trovato un elmo di bronzo risalente al IV-V secolo, in parte ricoperto da una crosta di calcite.
di Cristiano
Corsista nel 2006, socio dal 2012 e attualmente vice-presidente della "Società di Studi Carsci AF Lindner".
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