Alcune grotte ci accolgono con una forte corrente d’aria all’ingresso, altre presentano strettoie che rombano per il forte vento. A volte, pochi metri oltre una strettoia ventosa la corrente si perde e diventa impercettibile. Esistono pertugi dall’aria stagnante, dove si rintanano sacche d’aria povere di ossigeno. A seconda delle condizioni meteorologiche, grotte chilometriche si mettono a respirare, soffiando e risucchiando l’aria con regolarità.
I movimenti dell’aria hanno da sempre affascinato e incuriosito gli speleologi stimolando innumerevoli domande: cosa mette in moto le masse d’aria all’interno delle montagne? Che ruolo ha l’aria nella deposizione o nella dissoluzione degli speleotemi? Come influenza la vita nelle grotte? Infine, l’aria è una guida utlissima nelle esplorazioni. Il vapore che sale da un buco invisibile nel terreno può segnalarci una nuova grotta. Le correnti che spirano da strettoie micrometriche ci guidano nelle esplorazioni aiutandoci a trovare nuovi ambienti. A volte questa guida è sibillina, ci inganna con curiosi ricircoli, ci promette grandi ambienti per poi sparire subito oltre al diframma di roccia aperto dopo giorni di scavi. Come interpretarla correttamente? Possiamo visualizzare le vie dell’aria nelle grotte e capire i suoi movimenti?
Questa pagina raccoglie alcuni fatti curiosi e approfondimenti sul tema dell’aria nelle grotte. Il primo argomento affrontato sono le grotte barometriche e come risuonano.